Nel
panorama Psicopatologico solitamente è considerato Disturbo quel
comportamento, quel sintomo o disagio intenso e frequente che inficia
la quotidianità e la relazione con gli altri.
La
cosa interessante è scoprire che anche alcuni comportamenti,
apparentemente buoni e mossi da un principio sano, possono rientrare
in questa categoria. Infatti, oggi si riscontra che l’interesse per
una sana alimentazione spesso si trasforma in ossessione
patologica, denominata ORTORESSIA NERVOSA, tanto da
compromettere le relazioni sociali, affettive e lavorative.
Secondo
i dati del Ministero Italiano della Salute sui disturbi alimentari
sarebbero circa 300.000 le persone affette da Ortoressia Nervosa.
Queste
persone impiegano più di 3 ore al giorno a parlare e pensare di
cibo, a selezionare cibi secondo principi rigidi. La loro attenzione
non è unicamente rivolta al cibarsi in modo sano ma altrettanto ad
evitare i cibi ritenuti cattivi e così facendo si ritrovano ad
accettare inviti a cena solo se muniti del loro “Kit alimentare”
o solo se sicuri di poter avere alternative ritenute valide.
La
persona Ortoressica diviene sempre più rigida e quindi sempre meno
disposta al confronto; tende a frequentare persone che abbracciano lo
stesso principio di vita e senza rendersi conto si chiudono ogni
possibilità di scambio libero e disinteressato con gli altri.
Questo
ancora una volta dovrebbe portarci a riflettere che ogni cosa se
portata all’esasperazione diviene nociva per noi stessi.
Come
in questo caso, mangiare sano fa bene ma se non ammetti
ossessivamente qualche trasgressione, se ti senti in colpa per non
avere seguito la dieta abituale, se ti senti frustrato per non avere
a disposizione i cibi desiderati fermati, poniti le seguenti domande
e rifletti perché forse ti stai spingendo un po’ troppo in là!
- mi sento davvero bene?
- evito situazioni potenzialmente piacevoli a causa della mia alimentazione?
- Sono aperto al confronto?
- Tollero chi pensa diversamente da me?
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